6 foto che hanno fatto la storia

La fotografia è la forma d’arte più popolare del momento, grazie alla capacità di cogliere l’attimo e catturare un momento che da solo è in grado di raccontare una storia, una vita, un’epoca.

Il ‘900, in particolare, è stato un periodo molto florido per l’arte della fotografia e molti sono stati i momenti storici che hanno o avrebbero meritato di essere immortalati in un’immagine.

Tra i tanti, noi abbiamo scelto sei fotografie che, secondo noi, meglio descrivono i cambiamenti sociali avvenuti nel XX secolo.

La liberazione di Auschwitz

Liberazione di AuschwitzQuesta foto cattura il momento in cui i primi prigionieri del campo di sterminio di Auschwitz attraversarono le sue porte aperte dall’Armata Rossa il 27 gennaio 1945. Abbiamo scelto questa foto rispetto alle tante altre sull’Olocausto nazista perché solo in questa ci sono l’ottimismo e la speranza di un mondo che mai come prima necessitava un cambiamento e la certezza che un simile orrore non si sarebbe mai più ripetuto. Nonostante il periodo buio appena trascorso e uno scenario per nulla giocondo, il fotografo riesce a strappare un sorriso a chi guarda questa foto, ma anche un importante insegnamento alle future generazioni.

 

Il bacio del marinaio
Il bacio del marinaio

I marinai americani, tornati dalla guerra nel 1945, potevano finalmente riabbracciare i propri cari in patria. Nell’occasione della parata a Times Square per la vittoria sul Giappone, eclatante fu il gesto di questa coppia che si baciò avanti ad una macchina fotografica. Tuttavia, la storia è meno romantica di quel che si crede: anni dopo, infatti, la donna confessò di non conoscere affatto quell’uomo che la aveva baciata con così tanto ardore e né lo ha poi cercato o ritrovato nella sua vita. La foto, comunque, fu il manifesto di un futuro pieno di speranza e amore.

 

Il concerto di Woodstock
Concerto di Woodstock

Tenutosi in una piccola cittadina dello Stato di New York nell’agosto del 1969, il concerto di Woodstock fu un festival all’insegna della musica e della pace che durò quattro giorni e raccolse giovani provenienti da tutto il mondo. Con l’influenza dei movimenti hippie e con la guerra del Vietnam in corso che contava un bilancio di morti di proporzioni spaventose, il concerto diventerà un vero e proprio manifesto del pacifismo e forte sarà la sua influenza sulle generazioni successive. In totale, si stima che al festival parteciparono circa quattrocentomila persone.

 

 

Smith e Carlos alle Olimpiadi
Smith e Carlos

Le Olimpiadi di Città del Messico si tennero nel 1968, periodo in cui negli Stati Uniti i movimenti per i diritti civili dei neri avevano un ampio spazio mediatico, grazie innanzitutto alle celebri Pantere Nere, ma anche a personaggi chiave come Malcolm X e Martin Luther King. Tommie Smith e John Carlos vinsero rispettivamente le medaglie d’oro e di bronzo nei 200 metri piani e Smith stabilì un nuovo record mondiale. Ma fu la cerimonia di premiazione a suscitare scalpore, quando i due americani ascoltarono l’inno a capo chino in segno di vergogna e col pugno guantato in alto in sostegno al movimento delle Pantere Nere. Anche l’australiano Peter Norman, giunto secondo, volle partecipare all’evento di protesta indossando una spilla per i diritti umani.

 

Il guerrigliero eroico
Il guerrigliero eroico

In questa foto è ritratto Che Guevara durante la commemorazione a l’Havana delle vittime dell’esplosione della fregata francese La Coubre. Questa foto, dopo la morte di Che Guevara, diventò un simbolo culturale e fecero del Che un’icona del comunismo e della libertà per le nuove generazioni.

 

 

L’ufficio di Einstein
Ufficio di Einstein

Precisamente, l’ufficio di Einstein nel giorno della sua morte. Fu l’unica, in verità, ad essere pubblicata quel giorno. Tutto fermo, immobile. Strano, per lo scienziato che aveva cambiato per sempre il mondo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *