Aprire un conto business

Chiunque possegga un’attività, un’azienda o una semplice Partita Iva deve possedere un conto aziendale per muoversi facilmente sul mercato e per relazionarsi con i propri clienti. Si tratta, infatti, di uno strumento ormai indispensabile per rappresentare la propria realtà all’esterno e per far tornare tutto in termini economici e finanziari: serve per effettuare acquisti, finanziamenti, fidi, per spostare capitali e così via.

Un conto aziendale infatti risulta fondamentale in quanto offre innumerevoli servizi a seconda delle esigenze dell’azienda o della persona. C’è chi sceglie di accedere soltanto alle funzioni base quali invio e ricezione di bonifici e chi invece opta per più servizi come libretto degli assegni, pagamenti, carte bancomat e carte di credito aziendali da fornire ai dipendenti.

Portare avanti un’attività professionale senza un conto corrente ad hoc, separato da quello personale, può infatti rappresentare un vero e proprio limite.

Un’attività richiede passaggi e movimenti, come ad esempio la ricezione di pagamenti tramite POS, resi possibili soltanto da un conto business. Appare chiaro che esso costituisca un grande valore aggiunto per tutti i liberi professionisti, come dentisti, dottori, avvocati, notai o commercialisti, così come nel caso di commercianti e delle società.

Come aprire un conto corrente aziendale

Sono diversi i servizi di conto corrente aziendale che si possono aprire. Qui vi spieghiamo come aprire un conto corrente aziendale online a zero spese. Per aprire un conto corrente gli istituti di credito (e/o di pagamento) sono obbligati da normative europee ad effettuare dei controlli per verificare se esistano o meno le condizioni per poter aprire il conto corrente. Tali controlli vengono svolti innanzitutto sull’identità personale di titolari e soci del conto corrente aziendale.

Si tratta dei controlli di adeguata verifica della clientela (spesso si usa l’acronimo inglese CDC – Customer Due Diligence). Essi sono finalizzati a verificare l’identità del titolare del conto, a verificare quindi che le persone fisiche collegate all’azienda o alla partita IVA siano effettivamente chi dicono di essere e presentino tutti i requisiti stabiliti dalla legge per poter aprire un conto corrente. Inoltre (particolare più importante di tutti), questi controlli hanno lo scopo di valutare il rischio di riciclaggio di denaro e di finanziamento al terrorismo.

Nel caso di un conto corrente aziendale, ai classici controlli di CDC, si aggiungono anche i controlli detti di KYB (“know your business”). Questi consistono nella verifica dell’attività imprenditoriale della società a cui il conto corrente sarà intestato. Più precisamente si verifica che queste siano lecite o che siano comunque rientranti nel novero delle attività ammesse dall’istituto in questione.

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