Paolo Sorrentino torna con The New Pope, la serie ad ambientazione vaticana capace di conquistare il pubblico di tutto il mondo.
Nel corso di una intervista a Vanity Fair, Sorrentino ha toccato temi importanti come la fede e l’aldilà.
«L’idea dell’aldilà mi appartiene poco, ma ovviamente mi alletta molto. Se avessero ragione i cattolici sarei felicissimo. I credenti immaginano una vita dopo la morte in cui si possa vedere anche quello che succede sulla Terra: un’ipotesi che per me, egoisticamente, sarebbe meravigliosa. Potrei finalmente fare veramente il regista, osservare gli esseri umani senza essere visto».
The New Pope è ormai alle porte e sembra volere spingere ancora di più le tematiche affrontate nella prima serie:
«È un racconto di uomini che sbagliano», racconta Sorrentino. «C’è oggi un’inquietante corsa alla valutazione, alla certezza apodittica, al giudizio. Gli uomini che sbagliano, quelli di cui le parlavo prima, io voglio osservarli. Non giudicarli. Non amo i giudizi, le convinzioni granitiche. È la ragione per cui da anni ho smesso di guardare i talk show: pullulano di opinioni sempre molto decise e sicure e a me tutta quella sicumera mette a disagio. L’altro giorno io e mio figlio Carlo parlavamo dell’allontanamento di Ancelotti, l’allenatore del Napoli. Lui aveva una posizione precisa, io minimizzavo: “Vabbuò, stiamo a vedere che succede”».
Sorrentino si prepara così al lancio della sua nuova miniserie.
Un cast eccezionale e un titolo di ampio respiro che si distacca con forza dalle produzioni che rimangono relegate al nostro paese.
The New Pope è destinato a conquistare il pubblico, proprio come accaduto con la prima mini serie, tra i più grandi successi del regista.