Nella tristezza del palinsesto Netflix, fatto di serie senza coraggio e di copia incolla dove la quantità ha la meglio sulla qualità, si nasconde una rara gemma, capace di segnare come poche serie e di elevarsi tra le migliori produzioni del genere ad episodi. Stiamo parlando di The OA, fenomenale opera ai confini con il weird e la fantascienza, che riesce a mettere davanti l’aspetto umano e la profondità dei personaggi ad una trama, comunque geniale e fresca come poche.
Un’opera che comprende attori secondari, ma ben riconoscibili e dalla forte personalità, oltre a una scrittura eccellente, accompagnata da una fotografica eccezionale.
The OA, racconta la storia di una ragazzina scomparsa per sette anni e di quello che le è accaduto in questo lungo periodo. La premessa muta ed evolve in una storia capace di sorprendere, che rende la prima stagione un’opera perfetta e completa.
Naturalmente, le cose belle vengono raramente apprezzate, soprattutto da un sistema come quello di Netflix, dove la qualità è piuttosto rara, ed ecco che la serie rimane parzialmente incompleta a causa di un mancato finanziamento del film conclusivo e di una terza stagione.
Rimane comunque una perla rara, capace di emozionare e di appassionare anche con una conclusione incompleta.
Un cult e un piccolo capolavoro che dimostra come sia ancora possibile vedere qualcosa di originale e di bello, anche in un’epoca basata su copia incolla, remake e remake dei remake.
Non lasciatevelo scappare, una delle poche cose che vale l’abbonamento alla piattaforma di streaming più famosa del mondo.