Furiosa recensione Miller

Furiosa: A Mad Max Saga, l’attesissimo prequel di Mad Max: Fury Road, espande il celebre franchise distopico esplorando le origini della fiera guerriera Furiosa. Diretto da George Miller, il film vede protagonista Anya Taylor-Joy nel ruolo della giovane Furiosa, sostituendo Charlize Theron, che ha interpretato il personaggio in “Fury Road”​ .

Ambientato anni prima degli eventi di Fury Road, Furiosa racconta di come la protagonista venga rapita dal suo luogo natale, il Green Place of Many Mothers, e gettata nel brutale mondo dominato dai signori della guerra.

Catturata dall’Orda di motociclisti guidata da Dementus (interpretato da Chris Hemsworth), Furiosa si ritrova alla Cittadella sotto il controllo del tirannico Immortan Joe. Il film è un viaggio avvincente che racconta la lotta di Furiosa attraverso il deserto, nel tentativo di ritrovare la strada di casa.

La produzione riunisce molti membri del talentuoso team di Fury Road, tra cui la montatrice Margaret Sixel, il designer di produzione Colin Gibson e il compositore Junkie XL.

Questa continuità ha assicurato che “Furiosa” mantenesse lo stile adrenalinico e visivamente stupefacente che i fan si aspettano dal franchise​.

Furiosa ha avuto la sua prima al Festival di Cannes 2024, proiettato fuori concorso, similmente a come debuttò Fury Road, ed è adesso al botteghino.

Nonostante la pellicola non stia ottenendo grandi risultati come spettatori, si tratta di un capolavoro che riesce a portare avanti una incredibile saga e che è stato capace di conquistare chi ha amato il mondo di Mad Max.

Miller, a distanza di decenni, continua a raccontare un mondo che ha conquistato il pubblico, ma che per primo ha conquistato lui, ancora oggi legato a un immaginario post atomico incredibile e a personaggi che hanno guadagnato caratura anche grazie alle ultime pellicole, forti di una direzione anarchica e sperimentale che spinge il film verso qualcosa che in pochi possono osare.

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