Famosa per opere estremamente commerciali, basate su cliffhanger e strutture prevedibili, Netflix a sfornato un altro capolavoro producendo un regista straordinario come Refn. Si tratta di Copenhagen Cowboy, film di 6 ore mascherato da miniserie, capace di toccare vette altissime, forse il più bel lavoro del regista.
Copenhagen Cowboy racconta la storia di Miu, una ragazza che si fa pagare per portare fortuna ai propri clienti.
La vicenda si apre in un ambiente criminale, con donne ridotte in schiavitù e situazioni violente. Da questa premessa la vicenda evolverà in modo inaspettato, regalandoci un mondo che non ha bisogno di spiegare niente, ma che racconto in modo straordinario le storie di tanti affascinanti personaggi.
A fare da padrona è la regia di Refn, strepitosa. Un marchio di fabbrica del regista che si accosta però a personaggi incredibilmente più profondi e complessi di quelli visti nelle sue opere più famose.
Il risultato è un’opera di circa 6 ore da vedere assolutamente, ignorando le recensioni che si trovano in rete, fatte da redattori degni di Netflix e della spazzatura che viene prodotta senza tregua dalla piattaforma.
Ci sono diversi motivi che giustificano un abbonamento a Netflix, tralasciando i tanti grandi film non prodotti dalla compagnia.
In questo caso, Copenhagen Cowboy diventa un motivo per tutti gli amanti del Cinema e delle opere ricche di originalità.
Un lavoro che si può accostare per certi versi al bellissimo The OA, altra perla nascosta della piattaforma.
Liberatevi quindi dalle serie copia e incolla di Netflix e concedete 6 ore per assaporare quello che è destinato a diventare un cult senza tempo.