perché libri italiani brutti

I libri italiani di oggi non sono brutti, o meglio, non tutti.

Purtroppo il mercato editoriale italiano sembra essere ormai inquadrato su prodotti insignificanti e commerciali, appunto, prodotti.

Per trovare libri interessanti serve andare a cercare tra le editrici indipendenti, spesso rifuggendo i grandi successi del momento e i tormentoni di saloni, premi e altre pagliacciate.

Ad oggi, i libri di valore ci sono e anche tantissimi autori in grado di creare storie che vale la pena di leggere.

Se state leggendo questo articolo è probabile che siate rimasti delusi dall’ultimo brutto libro acquistato.

Il nostro consiglio è di provare a stare lontani dai prodotti più spinti e famosi e cominciare a scoprire realtà indipendenti dove potreste anche trovare dei testi interessanti.

A livello letterario l’Italia soffre dello stesso problema che ha con Cinema e musica.

Anche il Cinema sembra in una fase di ripresa, questo potrebbe significare che la letteratura italiana possa tornare a dire qualcosa, e magari a dirlo anche al di fuori del nostro paese.

Purtroppo le librerie sono invase da brutti libri che finiscono per nascondere anche piccoli capolavori che vengono pubblicati nel corso del tempo.

A rendere il tutto più difficile è la mole di pubblicazioni praticamente incontrollabile, con libri pubblicati di continuo che finiscono per creare un amalgama dove è difficile trovare ciò che cerchiamo.

Che siate lettori o scrittori, non demordete. La letteratura italiana c’è, ci sono tante storie e autori che merita leggere e che potrebbero farvi innamorare.

Il problema sta nel mercato e nel modo in cui viene gestito, in particolare dai grandi editori.

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