Eurovision

“Non succede, ma se succede…” commentano così i Maneskin la loro possibile vittoria di Eurovision.

Dopo aver conquistato Sanremo, la band aspira infatti alla competizione europea, nota di solito per canzoni trash e artisti a dir poco sopra le righe.

Del resto la musica europea non è particolarmente nota per la sua qualità, al di fuori di cantautori particolari e produzioni indipendenti, oltre agli artisti storici, l’Europa ha prodotto perlopiù spazzatura musicale, che si mostra in tutta la sua carica di bassa qualità durante Eurovision.

Tra mix di pop e dance, creazioni elettrofolcloristiche e produzioni del nord Europa, la competizione musicale europea merita più per farsi due risate che a livello musicale.

In questa mostra delle atrocità, i Maneskin potrebbero conquistare facilmente il podio dopo il successo di Sanremo ottenendo così un successo che vada al di fuori dell’Italia.

I quattro ragazzi romani partono da favoriti, secondo i bookmakers, tanto da aver iniziato a crederci anche loro alla possibilità di conquistare la competizione, con relativi premi.

A sfidarli ci saranno 25 team, come abbiamo già detto, spesso a dir poco caricaturali, non che i Maneskin possano essere giudicati diversamente magari da uno spettatore di un altro paese europeo.

In questo scontro a limiti della Corrida, la band italiana potrebbe quindi conquistare il podio. Non che ci sia tanto da gioire a livello musicale, ma almeno otterrebbero ulteriore notorietà e i premi previsti dalla competizione.

Interessante come eurovision sia passato da evento semicomico, a qualcosa di ambito e ricercato.

Non ci resta che attendere le serate della competizione musicale, pronti a scoprire nuovi autori, ma anche a farci qualche risata.

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