Festival di Sanremo

Ieri, martedì 6 Febbraio 2018, è andata in onda su rai 1 la 68° edizione del Festival di Sanremo, ma è già polemica: oltre al farfallino del direttore artistico di Sanremo 2018, Claudio Baglioni, qualcos’altro è andato storto.

A serata finita, e nel corso del Dopofestival, esplode la polemica sul plagio di ‘Non mi avete fatto niente’, canzone presentata dal duo Ermal Meta e Fabrizio Moro, e quasi identica nel ritornello al brano ‘Silenzio’, presentato alle selezioni di Sanremo Giovani 2016, interpretato da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali e scritto da Andrea Febo, coautore anche di ‘Non mi avete fatto niente’. La musica e il brano del ritornello sono identiche o quasi, di seguito vi proponiamo il ritornello di ‘Silenzio’: “Non mi avete tolto niente, non avete avuto niente, questa è la mia vita che va avanti oltre tutto e oltre la gente. Non mi avete fatto niente”; a confronto il ritornello di ‘Non mi avete fatto niente’: “Non mi avete fatto niente, non mi avete tolto niente, questa è la mia vita che va avanti, oltre tutto, oltre la gente”.

Ma dopo ore di polemiche e di serio pericolo di squalifica per la coppia Meta e Moro, ecco che si apre uno spiraglio di salvezza, che si concretizza durante la conferenza stampa sanremese del mattino, in cui il vicedirettore di Rai1, Claudio Fasulo, annuncia che Meta e Moro possono continuare la gara. Le motivazioni? Spiega Fasulo che il regolamento parla chiaro: «Non si tratta di un plagio, l’autore è lo stesso e il regolamento prevede la possibilità di campionare o usare stralci di altri autori, per un totale non superiore al 30%. Quindi la canzone ha i requisiti di un brano nuovo a tutti gli effetti». Si potrebbe parlare di “lieve plagio” o “plagio parziale”? Intanto, si dà per favorito un brano già sotto accusa.

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